Nel 1869, con l’istituzione della ‘Commissione Conservatrice dei Monumenti Storici e di Belle Arti di Terra d’Otranto’, il duca Sigismondo Castromediano promosse numerose campagne di scavo a Rudiae dirette sul campo da Luigi De Simone (1869-1875).
A questo periodo risale anche l’intensa attività del Duca per il potenziamento della Biblioteca provinciale e la fondazione del Museo Archeologico di Lecce nel 1868, il più antico di Puglia, situato allora in alcuni ambienti al pianoterra dell’ex monastero dei Celestini.
L’attività del Castromediano fu molto intensa collezionando materiali di ogni tipo, da quelli archeologici, provenienti da scavi fortuiti o da acquisti e donazioni, ai dipinti, alle ceramiche di fabbriche salentine o anche di altre realtà italiane, ai vetri, agli avori e, soprattutto, alle monete che formarono un medagliere di notevole importanza in pochi decenni.
I reperti provenienti dagli scavi di Rudiae, in particolare le ceramiche figurate di produzione attica e italiota e le epigrafi messapiche e romane, andarono a formare il nucleo principale della collezione del Museo.
📷 Referenze foto: A. Calani, Il Parlamento del Regno d’Italia, 1861; MiBAC, Soprintendenza ABAP per le province di Brindisi, Lecce e Taranto.
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